L’età di esordio di un disturbo alimentare è sempre più precoce: i problemi con cibo, identità, peso e immagine corporea si manifestano sempre più spesso nei bambini tra 8 e12 anni.
FoodNet parte dall’ambiente scolastico per coinvolgere direttamente alunni, insegnanti e genitori nell’azione di prevenzione ai DCA proponendo interventi nelle classi quarte delle scuole elementari con 3 incontri in aula, progettati per stimolare e facilitare nei bambini la consapevolezza della relazione tra cibo ed emozioni, e 1 incontro di restituzione con genitori e insegnanti.
Nel primo incontro bambini, insegnanti e psicologi hanno compilato insieme una carta d’identità alimentare, conoscendosi attraverso ciò che piace e ciò che non piace mangiare.
Dopo la visione di un breve filmato per introdurre il concetto di emozioni (tratto dal film “Inside Out”), è stata compilata la carta d’identità alimentare delle cinque emozioni di base (gioia, tristezza, rabbia, paura e disgusto).
L’obiettivo era iniziare a introdurre l’idea che cibo ed emozioni sono collegate, sottolineando che le emozioni mangiano cose diverse.
Dopo la visione di un breve filmato sul percorso del cibo nel nostro corpo (tratto dal documentario “Esplorando il corpo umano”), attraverso l’utilizzo di una sagoma del corpo umano, è stato identificato in gruppo dove si percepiscono le sensazioni fisiche di fame, sazietà e indigestione e dove si sentono le emozioni nel corpo.
L’obiettivo era di incrementare la consapevolezza rispetto all’esperienza corporea della fame e all’esperienza emotiva, connettendo il corpo, i suoi bisogni, il cibo e le emozioni. È stato sottolineato come emozioni e sensazioni vivono insieme nel nostro corpo.
Dopo la visione di un breve filmato sul legame tra ricordi emotivi e cibo (tratto dal cartone animato “Ratatouille”), i bambini sono stati suddivisi in cinque piccoli gruppi, ognuno assegnato a un tavolo che rappresentava un’emozione, con la consegna di creare un collage con immagini di cibi predefiniti pensando a quali cibi si mangiano quando si prova quell’emozione.
L’obiettivo era di creare un collegamento diretto tra ciò che mangiamo e ciò che proviamo. È stato sottolineato che tutti noi mangiamo cose diverse a seconda di che cosa sentiamo e di quale emozione proviamo.
I bambini, guidati dagli operatori e suddivisi in gruppetti, presentano ai genitori – connessi online – il lavoro svolto nei precedenti incontri e condividono quanto hanno imparato sull’importante connessione tra alimentazione ed emozioni.
Questo incontro ha un duplice obiettivo:
I primi a beneficiare del progetto sono state l’Istituto Comprensivo Statale di Viale Romagna e la Scuola Ebraica di Milano. Da lì ci siamo spostati in Liguria, con interventi nelle scuole di Recco, Camogli, Uscio, Avegno, pieve, Sori e Bogliasco. Sono attualmente in programma interventi nelle scuole primarie di Piacenza, Coccaglio (BS) e Verona.